RESISTENZA ALLA TRAZIONE DELL’ACCIAIO

La resistenza alla trazione dell’acciaio è una delle proprietà importanti dei materiali utilizzati nelle applicazioni di ingegneria e produzione.

Fonte foto sim.utcluj.ro

Apprezzare l’utilità di un prodotto siderurgico in ambito tecnico si basa sulla conoscenza delle sue proprietà.

Oltre a quelle chimico-fisiche è necessario conoscere anche le proprietà meccaniche e tecnologiche. Ci fornisce informazioni sul suo comportamento operativo e sulle possibilità di elaborazione.

Le proprietà meccaniche di un acciaio derivano da una combinazione tra: composizione chimica, trattamento termico e processo di preparazione/lavorazione.

La resistenza alla trazione è il massimo sforzo di allungamento meccanico al quale può essere caricato un pezzo di prova. Se questa resistenza viene superata, il materiale cede.

È notato σr (o Rm) e viene misuratoin N/mm2.

LA FORMULA PER IL CALCOLO DELLA RESISTENZA A TRAZIONE È:

σr = F/A
dove

F – la forza massima a cui è sottoposto il provino quando viene tirato;

A – area della sezione trasversale iniziale del provino.

Ogni lotto di acciaio e ogni lotto di prodotti finiti provenienti da tale lotto sono sottoposti ad analisi e test meccanici.

Questi test includono anche prove di trazione. Questa consiste nell’applicare, in genere, fino alla rottura, lungo la direzione longitudinale del campione, di una forza di trazione, al fine di determinarne le caratteristiche meccaniche.

La resistenza alla trazione viene misurata utilizzando una macchina per trazione/tensiometro.

Le prove di trazione permettono inoltre di determinare le caratteristiche di duttilità di un materiale, ovvero l’allungamento a rottura e strangolare a rottura.

Lo stato limite di tensione del materiale è considerato lo stato di tensione che corrisponde all’inizio della rottura del materiale, oppure all’inizio della comparsa di un processo fisico che per qualche motivo è considerato inammissibile, indesiderabile o pericoloso.

Trazione e compressione sono dette sollecitazioni assiali perché gli appoggi delle forze sono diretti tangenti all’asse geometrico della barra. Differiscono solo nel segno degli sforzi, delle sollecitazioni e degli allungamenti specifici: positivi per la trazione e negativi per la compressione.

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