La crisi europea influenzerà, ma non distruggerà, Tata Steel

I problemi del settore influenzeranno, ma non distruggeranno, il grande produttore di acciaio Tata Steel. Il produttore indiano ha enormi debiti. Le sue attività europee accumulano enormi perdite nel contesto dell’inflazione delle importazioni a basso costo dalla Cina. Tuttavia, il tempestivo rifinanziamento e il sostegno da parte della società madre consentono a Tata Steel di evitare il destino dei rivali più deboli.

Tutti i produttori di acciaio si trovano ad affrontare tempi difficili. La Cina sta esportando quantità record di lega, a prezzi inferiori ai costi, quando la domanda globale è debole. La pressione ha spinto il secondo più grande produttore di acciaio della Gran Bretagna, di proprietà di Sahaviriya Steel Industries Thailand, alla liquidazione.

Gli affari interni di Tata Steel sono a un livello ragionevole. Ma sono messi in ombra dalla costosa acquisizione del produttore anglo-olandese Corus nel 2007. L’acquisizione ha reso Tata Steel il più grande produttore di acciaio in Gran Bretagna.

Circa due terzi del debito netto di Tata Steel, che alla fine di marzo ammontava a 9,2 miliardi di dollari, è strettamente correlato alla divisione europea dell’azienda. Dove le passività ora superano il valore delle attività della divisione. Gli sforzi per vendere il settore dei prodotti lunghi, che rappresenta il 20% della forza lavoro europea, sono finora falliti.

IL GIGANTE PRODUTTORE DI ACCIAIO TATA STEEL PRESENTA ALCUNI VANTAGGI

Tuttavia, Tata Steel presenta alcuni importanti vantaggi rispetto al suo rivale tailandese. Il gruppo indiano ha rifinanziato gran parte del proprio debito. In condizioni finanziarie meno restrittive nell’ottobre dello scorso anno. Prima dell’escalation dei problemi causati dalla Cina, che ha fatto lievitare i costi del credito. Secondo Investec, nei prossimi due anni solo il 23% del debito del gruppo verrà rimborsato, rispetto al 56% prima del rifinanziamento.

Se la crisi persiste, Tata Steel sarà costretta a prendere decisioni difficili sul futuro delle sue attività europee.

Fonte dell’articolo: http://blogs.reuters.com/breakingviews/2015/10/06/european-crisis-will-bend-but-not-break-tata-steel/

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