Nonostante fattori destabilizzanti come il protezionismo imposto dagli Stati Uniti, l’eccesso di capacità e la riduzione dei profitti, l’industria siderurgica cinese sta trovando il modo di rimanere a galla.
L’industria cinese del minerale di ferro e dell’acciaio è giunta a un bivio. Dopo essere stato sull’onda della crescita delle esportazioni per più di due decenni, così come del boom registrato sul mercato immobiliare interno.
Ora il settore si trova ad affrontare molteplici sfide. Funzionari cinesi hanno dichiarato che il Paese continuerà a ridurre la capacità in eccesso. E ad adeguare le strutture produttive del settore. Tutto questo per aiutare i produttori di acciaio nazionali ed esteri. Nonostante un aumento dei prezzi negli ultimi due mesi.
Shen Danyang, portavoce del Ministero del Commercio, ha affermato che questo improvviso aumento è stato causato dall’aumento dei prezzi del minerale di ferro in tutto il mondo. La crescente attività nel settore delle infrastrutture sta anche aumentando la domanda sia interna che estera di prodotti siderurgici.
La sua spiegazione è arrivata dopo che la stampa internazionale ha riferito che i prezzi dell’acciaio a livello mondiale sono aumentati. In media, da 305 dollari per tonnellata all’inizio di quest’anno a 365 dollari ad aprile. Perché la Cina ha ridotto tra 150 e 200 milioni di tonnellate di capacità produttiva di acciaio e ferro per affrontare il problema della capacità in eccesso.
„La Cina è un importante esportatore di acciaio e un grande importatore di acciai speciali. Viene utilizzato per la costruzione di navi, armi e produzione di macchinari.
Tuttavia, in media, i prezzi all’importazione sono tre volte superiori a quelli all’esportazione. ” ha affermato Zhao Ying, ricercatore presso l’Istituto di economia industriale dell’Accademia cinese delle scienze sociali a Pechino.
Sun Jin, direttore delle comunicazioni di Wuhan Iron and Steel (Group) Co. Uno dei maggiori produttori di ferro della Cina per capacità, ha affermato che anche se la società ha annunciato due mesi fa che avrebbe tagliato fino a 50.000 posti di lavoro. Non ci sono stati licenziamenti o ancora tagli agli stipendi.
Secondo la China Iron and Steel Industry Association, dal 2011 a livello nazionale sono state ridotte 77,8 milioni di tonnellate di acciaio grezzo. Con ulteriori riduzioni previste.
Fonte dell’articolo: http://www.hellenicshippingnews.com/chinas-iron-ore-and-steel-industry-still-in-the-furnace-but-escaping-meltdown/
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