Circa 700 dipendenti dell’acciaieria di Galati si sono riuniti martedì all’interno dello stabilimento. Di fronte alla sede amministrativa. Insoddisfatto dell’offerta salariale avanzata dalla direzione nell’ambito delle trattative del Contratto Collettivo di Lavoro (CCM).
I manifestanti dell’acciaieria di Galati hanno forzato la porta d’ingresso della sede amministrativa e tra la folla è stata rotta una finestra. I lavoratori dell’acciaio non avevano nessuno con cui parlare, perché nella sede non c’era nessun rappresentante dell’amministrazione.
Secondo il portavoce dell’unico sindacato rappresentativo del gruppo, il sindacato dei metalmeccanici AMG, Vasile Crisan, la protesta è stata spontanea. Ma il sindacato comprende l’insoddisfazione dei dipendenti ed è deciso a ricorrere, in futuro, a tutte le misure legali. Misure di lotta sindacale, se l’amministrazione dell’azienda non accetterà le richieste di aumento salariale del 20%.
L’amministrazione del complesso non ha commentato l’incidente di martedì. Tuttavia, in un comunicato stampa, ha affermato che: „ArcelorMittal Galati esprime la propria decisione di proseguire il dialogo con le parti sociali. Nel quadro stabilito dalla legge, per garantire la sostenibilità del complesso. Ma anche il futuro del lavoro, nella nuova realtà economica”.
Il contratto collettivo avrebbe dovuto scadere il 15 gennaio, ma poiché il sindacato non era d’accordo con l’offerta di stipendio, le parti hanno deciso di prolungare le trattative fino al 26 gennaio.
Articolo completo su: https://www.agerpres.ro/social/2018/01/16/galati-protest-la-combinatul-siderurgic–37626
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